Informativa Privacy e Privacy Policy

Informativa resa ai sensi dell'art. 13 del Codice che trovi alla pagina: http://www.shinystat.com/it/informativa_privacy_generale_free.html


Se desideri che ShinyStat™ non raccolga alcun dato statistico relativo alla tua navigazione, clicca sul pulsante OPT-OUT.

AVVERTENZA: l'OPT-OUT avviene installando un cookie (nome cookie ShinyStat di opt-out: OPTOUT) se cancelli i cookies, sarà necessario ripetere l'opt-out in quanto cancellarei anche il cookie di opt-out

http://www.shinystat.com/it/opt-out_free.html

ALTALEX NEWS


venerdì 15 giugno 2012

L’altra faccia di Anonymous

L’altra faccia di Anonymous

Di alessandra modica • 14 giu, 2012 •

William, membro di Anonymous, ci racconta come in realtà il fenomeno dell'hacktivism sia solo un effetto imprevisto. Che il vero obiettivo degli appartenenti al gruppo è quello di assomigliare al Joker, non di salvare il mondo.


Anonymous, la rete di hacktivists che utilizza tecniche hacker per intraprendere azioni di protesta sociale e politica su internet, si racconta. E lo fa attraverso le parole di William, nome fittizio dietro al quale si nasconde un giovane attivista intervistato dal Daily Beast.
“E’ un po’ ‘hardcore’- racconta Parmy Olson, la giornalista che l’ha incontrato in un bar- Insiste sul fatto che lui fa parte del nucleo originale di Anonymous. E lo fa quasi come un cattolico che dichiara di far parte dell’unica vera chiesa”. William spiega che è stato il gruppo iniziale a creare la sottocultura della rete di hacktivists. Memi, linguaggio, ideologia, obiettivi, odio per le autorità.
Gli altri attivisti, quelli che indossano la maschera di Guy Fawkes e che si sono scagliati contro l’Acta, e hanno attaccato PayPal e Matercard, sono, per William, “uno scherzo”, un’imitazione.
Gli unici, veri attivisti di Anonymous si trovano nel sito 4chan, e si sentono un po’ come il Joker di Batman, “sono felici di vedere il mondo bruciare”.
Per William tutto è cominciato durante l’adolescenza, quando, insieme a degli amici, si divertiva a fingersi in rete una ragazzina che voleva vedere un uomo adulto masturbarsi davanti alla web cam. Appena l’uomo si presentava sullo schermo, immediatamente attraverso un falso indirizzo IP William e i suoi amici gli facevano credere di essere finito nelle grinfie dei servizi di protezione dell’infanzia. E mentre l’uomo improvvisamente tentava di spegnere il computer, loro ridevano a crepapelle.
Da quel momento, William e quelli di Anonymous hanno cominciato a utilizzare le loro capacità di hacker per umiliare e manipolare le persone facendosi inviare foto nudi o dei genitali per ricattarle.
William soffre di depressione, ma la sua attività su Anonymous lo ha aiutato a trovare una ragione per andare avanti e sentirsi accettato dalla società. “Ci sono delle cose di me- spiega William- che le persone che mi circondano nella vita reale non accetterebbero. Su 4chan, invece, posso parlare liberamente”.
Molti di quelli che arrivano sul sito 4chan alla fine si uniscono ad Anonymous. “La gente dice sempre di non ricordare com’è arrivata al sito- afferma William- ma di solito ci si arriva cercando materiale pornografico o pedopornografico on line”. E pochi di questi sono interessati all’aspetto politico e sociale di Anonymous. William fa parte di quel gruppo di persone che aderiscono casualmente ad Anonymous e che ritengono che “il gruppo ha perso la sua strada”.
L’obiettivo iniziale, infatti, era quello di “provocare il caos. Di fare qualunque cosa pur di divertirsi”, spiega un altro hacker, che ha lasciato Anonymous da quando le azioni vengono fatte per lottare per cause socio-politiche.
“Prima- racconta William- la gente pensava che fossimo un gruppo di rompiscatole dispettosi. Adesso pensa a noi come a dei vigilantes che si prendono cura del mondo”.
In effetti ‘Anonymous’ oggi è diventato una sorta di brand per tutti gli hacker che vogliono trasformare il loro lavoro in attivismo politico.
Nel frattempo all’interno di Anonymous si è creato anche un gruppo scissionista, il LulzSec, con l’obiettivo di attaccare l’umanità. Ma anche di dare uno spazio a un gruppo di persone che si sentivano isolate nella vita reale.
“Ci sono comunque- conclude William- alcuni sostenitori più tolleranti nei confronti del mondo, che hanno una moralità. Immagino che io debba diventare più tollerante di loro per tollerarli”. Un barlume di speranza, insomma. Anche se poi William dichiara di non credere che Anonymous possa cambiare il mondo.
estratto da: http://www.iljournal.it/2012/laltra-faccia-di-anonymous/356735

Dentro Anonymous

13/06/2012 - In un libro di prossima uscita si tenta di spiegare un qualcosa che è più di un semplice collettivo hacker 


Che cos’è Anonymous? Wired prova a dare una risposta il più possibile organica, anche se si tratta di una missione quasi impossibile, sfruttando il libro “We Are Anonymous” di Parmy Olson, a capo dell’ufficio di Londra di Forbes.
CHI E’ ANONYMOUS? - Ufficialmente Anonymous è un’organizzazione composta da attivisti-hacker che si diiverte a violare la legge ma in maniera molto sottile e quasi “politico”, tanto da incontrare il favore delle persone. Questo gruppo poi è segreto, nel senso che difficilmente i membri si conoscono l’un l’altro. Grazie a internet è possibile rimanere in contatto anche se ci si trova a migliaia di chilometri di distanza. Anonymous non ha uno stile, un modo di vivere, un destino. Si può sfaldare in qualsiasi momento, così come può rafforzarsi. E’ tentacolare e sfuggente.
UN OROLOGIO - Eppure questa è la sua forza. Non si possono fare errori. L’organismo funziona solo se tutti fanno il loro dovere. Non ti senti in grado? Ne stai lontano. La Olson definisce il movimento un qualcosa di grosso che continua a crescere e che si muove nell’ombra. Ottenere informazioni su di loro è come indagare per un omicidio. Nessun’informazione. Anonymous poi non usa i media tradizionali. Se hanno fatto un attacco devono essere loro a comunicarlo nei propri canali.


IL LINGUAGGIO - E’ opportuno anche analizzare il linguaggio di Anonymous, a volte retorico, a volte esagerato e spesso voluamente aulico. Usato appositamente, perchè per rompere le convenzioni, anche nel linguaggio e nel pensiero. In questo caso è come se volessero stupire l’interlocutore magari usando dei disegni creati con caratteri Ascii come ad esempio il Nyan Cat. Quale modo migliore per rompere la consuetudine?
TARGET - Anche gli obiettivi sono strategici. Si cerca di colpire il soggetto più in vista, il protagonista delle cronache del momento.Perché? I motivi sono essenzialmente due: uno è interno al movimento stesso, e ai motivi della sua creazione: gli obiettivi virtuali colpiti sono quelli reali contestati, nei modi e nei tempi che caratterizzano la protesta e l’ondata dell’opinione pubblica che la sostiene. Secondariamente, e proprio in virtù dell’opinione pubblica, alcuni target sono una sorta di “pubblicità”. Nulla di male, per attivisti che sulle nuove reclute vivono e fanno vivere la protesta.
ITALIAN VERSION - Guardando cosa è successo a casa nostra, è necessario segnalare l’attacco di Anonymous al blog di Beppe Grillo perché “il semplice fatto che l’accesso alle tue liste sia proibito agli stranieri, che tu sia un populista che cerca di raccogliere consensi senza arte né parte e che per più volte (come da foto) ha magistralmente eseguito il saluto romano al tuo seguito e ai media, sostenendo la politica di repressione fascista, basterebbe per giustificare il perché di tanto accanimento”. Un attacco che ha creato non pochi problemi in senso al movimento, che si è spaccato come già era successo, proprio in virtù di quelle regole “non scritte ma dette” su cui si basa. Regole che non riescono evidentemente a racchiudere il concetto di “attivismo” di tutti. Un problema che sembra marginale, ma potrebbe non esserlo.
VATICANO PRIMO ESTRATTO - Il 12 marzo, poi, la legione ha attaccato il sito del Vaticano dopo l’attacco dello scorso 7 marzo. Nel primo caso gli Anonymous se la sono presa con vatican.va per denunciare “la correlazione fra l’esposizione a onde elettromagnetiche di elevata intensità e l’insorgere di gravi malattie neoplastiche quali Leucemia, il cancro e svariate altre terribili patologie. Tanti cittadini che hanno la sfortuna di risiedere in prossimità dei vostri ripetitori hanno intentato cause legali, in seguito al declino delle loro condizioni di salute. Anonymous non può tollerare che questi crimini continuino impunti, e vi ricordiamo che siete “ospiti” sul suolo Italiano. Ci piacerebbe vedere da parte vostra segni tangibili di interessamento su questo fronte, magari rivedendo la locazione e la potenza di alcuni vostri apparati di trasmissione. Pertanto l’attacco verrà esteso nuovamente anche a vatican.va… just for the lulz!!!
VATICANO SECONDO ESTRATTO - Nel secondo caso invece hanno attaccato il Vaticano per via “delle discriminazioni religiose, sessuali o politiche, propinate dalla chiesa, vogliamo ricordare anche gli obblighi etici imposti dal Papa presente e da quelli passati, in particolare la negazione della terapia genica ai fini curativi e la sperimentazione su cellule staminali totipotenti, rallentando così di secoli la medicina. La Chiesa Cattolica è un’istituzione religiosa che, quale tale, dovrebbe occuparsi solo della fede dei propri fedeli, senza interferire nel mondo laico. Sfortunatamente il cristianesimo, sopprimendo ogni istinto individualista, tende ad influenzare e censurare anche il mondo laico quanto quello credente!”.
 

Nessun commento:

Debito pubblico pro-capite

Contatore del debito pubblico italiano

Amore e Psiche

Amore e Psiche

Maddalena - Canova

Maddalena - Canova

Perseo e Medusa - Canova

Perseo e Medusa - Canova

Paolina Borghese Bonaparte - Canova

Paolina Borghese Bonaparte - Canova

LIBERIAMO LE DONNE DALLA SCHIAVITU', OVUNQUE NEL MONDO!

LIBERIAMO LE DONNE DALLA SCHIAVITU', OVUNQUE NEL MONDO!