Astensione dalle udienze civili, penali, amministrative e tributarie e da ogni attività giudiziaria dal giorno 16 marzo 2011 al giorno 22 marzo 2011, nel rispetto della normativa di legge in materia di "autoregolamentazione".
E’ questa la decisione assunta dall'Assemblea dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana per protestare contro l’entrata in vigore il 21 marzo pv. della conciliazione obbligatoria, senza che siano stati adeguatamente predisposti gli uffici di conciliazione con grave disagio per i cittadini e i difensori.
Gli avvocati organizzeranno una pubblica manifestazione di denuncia e di protesta a Roma per il giorno 16 marzo 2011.
(Altalex, 21 febbraio 2011)
E’ questa la decisione assunta dall'Assemblea dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana per protestare contro l’entrata in vigore il 21 marzo pv. della conciliazione obbligatoria, senza che siano stati adeguatamente predisposti gli uffici di conciliazione con grave disagio per i cittadini e i difensori.
Gli avvocati organizzeranno una pubblica manifestazione di denuncia e di protesta a Roma per il giorno 16 marzo 2011.
(Altalex, 21 febbraio 2011)
Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana, comunicato 19 febbraio 2011
L'Assemblea dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana riunitasi in data 18 e 19 febbraio 2011 in Roma presso la Cassa Forense
rilevato
- che è in atto un progetto legislativo di sostanziale soppressione del diritto di difesa con conseguente frustrazione della tutela giudiziaria del cittadino in violazione degli artt. 24 e 111 della Costituzione;
- che tale disegno favorisce i poteri forti e calpesta i diritti dei deboli e dei cittadini comuni;
- che il progetto passa attraverso l'approvazione del decreto legislativo n. 28/2010 in tema di conciliazione obbligatoria con l'esclusione dell'assistenza necessaria dell'avvocato e con la illegittima limitazione del diritto del cittadino all'accesso della giustizia e attraverso il disegno di legge preannunciato dal Ministro della Giustizia in Consiglio dei Ministri, che prevede lo smaltimento del carico giudiziario civile con sentenze senza motivazione, perenzione dei processi in appello ed in Cassazione, limitazione dei diritti di difesa con inaccettabili deterrenti di natura economica e il reclutamento senza selezione di 600 ausiliari;
- che, in particolare, la media-conciliazione obbligatoria, confermata in vigore e in funzione per un numero spropositato di processi all'anno (quasi 500.000), limita il diritto del cittadino all'accesso alla giustizia con scelte inadeguate che impongono costi non giustificati anche per chi vuole accedere direttamente al giudizio, e comportano la possibilità di concludere il tentativo di conciliazione con una proposta del conciliatore, senza accordo delle parti, che può avere effetti pregiudizievoli per la parte vittoriosa in giudizio;
- che tale obbligatorietà è viziata per eccesso di delega e per contrasto con l’art. 24 della Costituzione;
- che il Governo con la presentazione di un maxi-emendamento al "Decreto mille proroghe", votato con la fiducia, ha disatteso il parere della Commissione Giustizia del Senato che proponeva lo slittamento dell'obbligatorietà della media-conciliazione in attesa delle modifiche legislative ed ha, inoltre, contrastato ed eluso l'emendamento approvato dalle Commissioni Riunite Bilancio ed Affari Costituzionali di proroga per un anno per tutte le materie;
- che il Congresso Nazionale Forense ha dato incarico all'OUA e al CNF di assumere iniziative concrete per la modifica della normativa della media-conciliazione e per la tutela del diritto di difesa;
- che la media-conciliazione obbligatoria entra in vigore il 21 marzo pv. senza che siano stati adeguatamente predisposti gli uffici di conciliazione con grave disagio per i cittadini e i difensori.
Tanto rilevato
Delibera
lo stato di agitazione dell' Avvocatura
Proclama
l'astensione dalle udienze civili, penali, amministrative e tributarie e da ogni attività giudiziaria dal giorno 16 marzo 2011 al giorno 22 marzo 2011, nel rispetto della normativa di legge in materia di "autoregolamentazione"
Indice
una pubblica manifestazione di denuncia e di protesta per il giorno 16 marzo 2011 a Roma alle ore 10.00 in Roma, in luogo che sarà tempestivamente comunicato
Invita
gli avvocati ed i cittadini a prendere parte a detta manifestazione
Invita
i Consigli degli Ordini e le Associazioni Forensi ad organizzare, insieme ai Delegati dell’OUA, nei giorni dell’astensione assemblee aperte ai cittadini e alla società civile per spiegarne le motivazioni
Dispone
trasmettersi la presente delibera al Consiglio Nazionale Forense, a tutti i Presidenti degli Ordini territoriali, alle Unioni Distrettuali degli Ordini, alle Associazioni Forensi nonchè al Presidente della Repubblica, al Ministro della Giustizia, ai Presidenti delle Camere, ai Presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato e ai Responsabili giustizia dei partiti.
Roma 19 febbraio 2011.
Il SegretarioAvv. Fiorella Ceriotti
Il PresidenteAvv. Maurizio de Tilla
L'Assemblea dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana riunitasi in data 18 e 19 febbraio 2011 in Roma presso la Cassa Forense
rilevato
- che è in atto un progetto legislativo di sostanziale soppressione del diritto di difesa con conseguente frustrazione della tutela giudiziaria del cittadino in violazione degli artt. 24 e 111 della Costituzione;
- che tale disegno favorisce i poteri forti e calpesta i diritti dei deboli e dei cittadini comuni;
- che il progetto passa attraverso l'approvazione del decreto legislativo n. 28/2010 in tema di conciliazione obbligatoria con l'esclusione dell'assistenza necessaria dell'avvocato e con la illegittima limitazione del diritto del cittadino all'accesso della giustizia e attraverso il disegno di legge preannunciato dal Ministro della Giustizia in Consiglio dei Ministri, che prevede lo smaltimento del carico giudiziario civile con sentenze senza motivazione, perenzione dei processi in appello ed in Cassazione, limitazione dei diritti di difesa con inaccettabili deterrenti di natura economica e il reclutamento senza selezione di 600 ausiliari;
- che, in particolare, la media-conciliazione obbligatoria, confermata in vigore e in funzione per un numero spropositato di processi all'anno (quasi 500.000), limita il diritto del cittadino all'accesso alla giustizia con scelte inadeguate che impongono costi non giustificati anche per chi vuole accedere direttamente al giudizio, e comportano la possibilità di concludere il tentativo di conciliazione con una proposta del conciliatore, senza accordo delle parti, che può avere effetti pregiudizievoli per la parte vittoriosa in giudizio;
- che tale obbligatorietà è viziata per eccesso di delega e per contrasto con l’art. 24 della Costituzione;
- che il Governo con la presentazione di un maxi-emendamento al "Decreto mille proroghe", votato con la fiducia, ha disatteso il parere della Commissione Giustizia del Senato che proponeva lo slittamento dell'obbligatorietà della media-conciliazione in attesa delle modifiche legislative ed ha, inoltre, contrastato ed eluso l'emendamento approvato dalle Commissioni Riunite Bilancio ed Affari Costituzionali di proroga per un anno per tutte le materie;
- che il Congresso Nazionale Forense ha dato incarico all'OUA e al CNF di assumere iniziative concrete per la modifica della normativa della media-conciliazione e per la tutela del diritto di difesa;
- che la media-conciliazione obbligatoria entra in vigore il 21 marzo pv. senza che siano stati adeguatamente predisposti gli uffici di conciliazione con grave disagio per i cittadini e i difensori.
Tanto rilevato
Delibera
lo stato di agitazione dell' Avvocatura
Proclama
l'astensione dalle udienze civili, penali, amministrative e tributarie e da ogni attività giudiziaria dal giorno 16 marzo 2011 al giorno 22 marzo 2011, nel rispetto della normativa di legge in materia di "autoregolamentazione"
Indice
una pubblica manifestazione di denuncia e di protesta per il giorno 16 marzo 2011 a Roma alle ore 10.00 in Roma, in luogo che sarà tempestivamente comunicato
Invita
gli avvocati ed i cittadini a prendere parte a detta manifestazione
Invita
i Consigli degli Ordini e le Associazioni Forensi ad organizzare, insieme ai Delegati dell’OUA, nei giorni dell’astensione assemblee aperte ai cittadini e alla società civile per spiegarne le motivazioni
Dispone
trasmettersi la presente delibera al Consiglio Nazionale Forense, a tutti i Presidenti degli Ordini territoriali, alle Unioni Distrettuali degli Ordini, alle Associazioni Forensi nonchè al Presidente della Repubblica, al Ministro della Giustizia, ai Presidenti delle Camere, ai Presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato e ai Responsabili giustizia dei partiti.
Roma 19 febbraio 2011.
Il SegretarioAvv. Fiorella Ceriotti
Il PresidenteAvv. Maurizio de Tilla
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