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ALTALEX NEWS


giovedì 24 settembre 2009

CASS. SS. UU. SENTENZA N. 22676 UD. 22 GENNAIO 2009 REATI CONTRO LA PERSONA - MORTE O LESIONE COME CONSEGUENZA DI ALTRO DELITTO - COLPA IN CONCRETO

CASS. SS. UU. SENTENZA N. 22676 UD. 22 GENNAIO 2009 - DEPOSITO DEL 29 MAGGIO 2009

REATI CONTRO LA PERSONA - MORTE O LESIONE COME CONSEGUENZA DI ALTRO DELITTO - MORTE CONSEGUENTE A CESSIONE DI SOSTANZA STUPEFACENTE - RESPONSABILITA' DELLO SPACCIATORE - COLPA IN CONCRETO

Risolvendo un contrasto di giurisprudenza, le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno affermato che, nell’ipotesi di morte verificatasi in conseguenza dell’assunzione di sostanza stupefacente, la responsabilità penale dello spacciatore ai sensi dell’art. 586 cod. pen. per l’evento morte non voluto richiede non soltanto che sia accertato il nesso di causalità tra cessione e morte, non interrotto da cause eccezionali sopravvenute, ma anche che la morte sia in concreto rimproverabile allo spacciatore e che quindi sia accertata in capo allo stesso la presenza dell’elemento soggettivo della colpa in concreto, ancorata alla violazione di una regola precauzionale (diversa dalla norma penale che incrimina il reato base) e ad un coefficiente di prevedibilità ed evitabilità in concreto del rischio per il bene della vita del soggetto che assume la sostanza. La prevedibilità ed evitabilità dell’evento morte devono essere valutate dal punto di vista di un razionale agente modello che si trovi nella concreta situazione dell’agente reale ed alla stregua di tutte le circostanze del caso concreto conosciute o conoscibili dall’agente reale.

Testo Completo: Sentenza n. 22676 del 22 gennaio 2009 – depositata il 29 maggio 2009

(Sezioni Unite Penali, Presidente T. Gemelli, Relatore A. Franco)

http://www.cortedicassazione.it/Notizie/GiurisprudenzaPenale/SezioniUnite/SchedaNews.asp?ID=1451

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