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ALTALEX NEWS


lunedì 21 settembre 2009

Un detenuto di via Burla vince ricorso alla Corte dei diritti umani

Un detenuto di via Burla vince ricorso alla Corte dei diritti umani
Franco Scoppola sta scontando l'ergastolo per omicidio. Secondo la corte di Strasburgo doveva essere condannato a trent'anni. L'Italia dovrà risarcirlo di 10mila euro per danni morali


http://parma.repubblica.it/dettaglio/Detenuto-di-via-Burla-vincericorso-a-Corte-dei-diritti-umani/1724744

Un detenuto del carcere via Burla si è visto riconoscere dalla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo un risarcimento di 10mila euro per danni morali e altrettanti per spese processuali, che dovranno essere pagati dallo Stato italiano. Franco Scoppola, condannato all'ergastolo per aver ucciso la moglie e ferito uno dei figli il 2 settembre 1999, è disabile e costretto su una sedia rotelle. Attualmente ta scontando la pena a Parma. Scoppola è alla sua seconda vittoria davanti ai giudici: già lo scorso anno l'Italia era stata condannata per "trattamento inumano" durante la detenzione a Regina Coeli.Questa volta i giudici di Strasburgo hanno stabilito che Scoppola non poteva essere condannato all'ergastolo, come previsto da una norma entrata in vigore il giorno stesso in cui il giudice decreto' la sentenza, ma che invece avrebbe dovuto essere condannato a 30 anni in base a una legge entrata in vigore durante il periodo intercorso tra il suo arresto e l'emissione del giudizio.La Corte, con questa sentenza, che è definitiva, ha seguito per la prima volta il principio della retroattività della legge più favorevole all'imputato, argomentando che questo principio del diritto penale conosce ormai un ampio consenso in Europa.Scoppola il 10 giugno del 2008 aveva già ottenuto dai giudici il riconoscimento di danni morali per cinquemila euro euro per il "trattamento inumano e degradante" a cui era stato sottoposto durante la detenzione a Regina Cieli. Costretto su una sedia a rotelle, non poteva muoversi all'interno della struttura carceraria perché questa non era dotata delle necessarie infrastrutture.
(21 settembre 2009)

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